Descrizione
L’analisi della maschera, del rito, del mito, come esperienza del corpo e della scena, senza più il discorso della morte, fuori della logica del debito e del credito.
La poesia originaria della Sardegna come regione inattraversabile della parola.
La narrazione di ciò che si fa e di ciò che si scrive.
Il sardo come lingua altra.
La cifratura della vita nel suo infinito attuale. L’invenzione, senza più rimando al passato, al conosciuto.
Uno straordinario affresco. Una saga senza precedenti.
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